Nei prossimi anni ci ritroveremo ad analizzare il film di Adam McKay perché rappresentativa di questo periodo, come è successo negli anni ’60 con il Dottor Stranamore e l’ossessione dell’atomica
A un occhio poco attento e distratto Don’t look up potrebbe sembrare l’ennesimo disaster movie dove la Terra è messa in pericolo dal banale cliché del corpo celeste. Ebbene, la pellicola riprende sì questi temi ma li declina in maniera brillante e intelligente e ne esce fuori un film per lunghi tratti geniale.
Adam McKay, già regista di Vice (2018), opta per una regia eccessiva, esagerata, pacchiana perché la società in cui viviamo è eccessiva, esagerata e pacchiana. Proprio per l’accentuata esagerazione dell’ambientazione Don’t look up ricorda il Dottor Stranamore (1964) di Stanley Kubrick.
Il cast è eccezionale e superbo: straordinario Leonardo Di Caprio nel ruolo del professore all’inizio timido e impacciato che poi si cala nel ruolo dello scienziato sex simbol (ricorda qualcosa?); come è straordinaria Jennifer Lawrence nel ruolo della dottoranda che scopre la cometa e che tutti vogliono mettere a tacere, ma ribelle fino alla fine lei non si fa corrompere.
Meryl Streep è fantastica nel ruolo della presidente trumpiana che decide di dare ascolto al pericolo della cometa solo perché vuole distogliere l’attenzione dal fatto che abbia scelto come giudice della Corte Suprema un non esperto di diritto, pornodivo al tempo del college, e suo amante.
Bravissima e quasi irriconoscibile Cate Blanchett nel ruolo della giornalista poco interessata alla verità e alle notizie ma molto all’infoainment.
Il film ci mette in guardia sui problemi del nostro presente: il fatto che ogni cosa possa essere messa in dubbio anche da chi non è esperto (cometa, vaccino), l’eccessiva dipendenza dai social e dalla tecnologia, e a livello geopolitico la mancata cooperazione tra le grandi potenze.
Don’t look up è probabilmente il film migliore del 2021: una pellicola che nei prossimi anni ci ritroveremo a studiare e ad analizzare perché rappresentativa di questo periodo, come è successo negli anni ’60 con il Dottor Stranamore e l’ossessione dell’atomica.